Non ci sono teschi per tutti

10 Gennaio 2017
prendifiato

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National Geographic afferma che ci sono più persone vive oggi di quante ne sono morte in tutta la storia dell’uomo.

In pratica se tutti volessimo interpretare l’Amleto (“essere o non essere? questo è il dilemma!”) contemporaneamente, non ci sarebbero abbastanza teschi per tutti e forse dovremmo aspettare un sacco di tempo per averne un po’ per tutti.

Ma fortunatamente non siamo tutti attori e non mi va di tenere in mano un teschio sinceramente.

Ho passato il 12% della mia vita da cristiano, pur essendo nato in una famiglia cristiana questo non faceva di me un esempio di seguace di Cristo.

Poi mi sono svegliato con una malattia invalidante e da lì tutto è cambiato,
io sono cambiato.

Ho letteralmente sprecato l’88% della mia vita facendo altro. E tra le mille cose che avrei potuto fare in questo tempo c’è una cosa che non riesco a perdonarmi, cioè quella di non aver usato questo tempo per parlare alle persone di Gesù.

Parlare di Gesù e di come la nostra vita sia cambiata è un compito di noi cristiani (Marco 16:15), ma era sempre troppo difficile scegliere il compagno giusto, il momento giusto, poi sperare che nessuno mi prendesse in giro solo perché credevo in Dio e tutto ciò mi frenava sempre dall’espormi con qualcuno.

Fino a quando mi sono lasciato sfidare da Dio e ho pregato letteralmente per “spavalderia”.

Non volevo essere solo coraggioso, volevo essere spavaldo nel parlare di Gesù alle persone.

Da lì in poi ho anche aperto un blog che mi ha dato la possibilità di raggiungere molte persone e negli ultimi due mesi ho parlato ad almeno tre persone al giorno personalmente. Senza pormi alcun tipo di filtro nella ricerca della persona a cui parlare, anche perché poi erano le persone stesse a parlare prima di me, io coglievo solo l’attimo.

Le ultime persone con cui ho parlato erano: professori di filosofia, studenti, anziani, buddisti, trans, induisti, cattolici, padri, madri. Insomma gente assolutamente normale e gente con cui non mi sarei mai sognato di parlare con loro di Dio perché risultavano essere persone lontane dalla mia quotidianità con cui non parlo mai, tipo gli anziani.

Mi sono accorto che tutte queste categorie di persone cercavano una sola cosa, nessuno di loro cercava una religione (e neanche noi, fortunatamente!) ma un rapporto personale con il Creatore.

Nessuno voleva conoscere un’altra religione, altri dogmi, altre preghiere pre-confezionate. Quando mi dicevano questo io ero felicissimo perché gli potevo finalmente dire che era proprio di quello che volevo parlare! Che finalmente potevano smettere di vivere come avevano fatto finora e scoprire che la Bibbia parla proprio di tutte quelle cose che stavano cercando.

E nessuno, ma proprio nessuno, si è mai permesso di prendermi in giro, anzi,
l
e persone apprezzano i cuori sinceri.

Vi voglio sfidare, chiedete ad una persona che cosa ne pensa di Gesù, solo questo. Vi accorgerete che le risposte vi faranno capire che stanno proprio cercando Lui. Alcune persone non lo sanno nemmeno che Lui è morto per salvarlo. E anche loro avranno sprecato il 100% della loro vita perché nessuno è andato a dirglielo.

Sii tu quella persona che glielo dice!

Vi assicuro che è più semplice di quello che pensate, io sono un babbo qualunque, non ho capacità straordinarie, però mi metto in gioco, fatelo anche voi.
Non aspettare che ci siano abbastanza teschi per tutti per recitare l’Amleto contemporaneamente.

Che poi, che schifo i teschi.

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