Matteo – Seconda Settimana

14 Ottobre 2016
prendifiato

Bibbia: piano di lettura

Eccoci alla seconda settimana e con essa ci tuffiamo anche nel secondo macro discorso di Gesù che incontriamo nel Vangelo di Matteo: il cosiddetto DISCORSO MISSIONARIO.

Questa settimana leggeremo quindi il capitolo 10, in cui Gesù da importanti istruzioni ai 12 apostoli.

ECCO COSA TROVERETE IN QUESTI CAPITOLI E COSA HO EVIDENZIATO IO:

In questo capitolo troverete “la missione”: è questa la parola chiave.
Quello che Gesù si aspetta da chi decide di essere suo discepolo.

Che cosa si aspetta Gesù da te?

Che trasmetti un messaggio importantissimo: il Regno dei Cieli è vicino.
E che significa?
Significa che prima era lontano, ma non lo è più.
Significa che Cielo e Terra non sono più separati.
Che quel Dio invisibile, misterioso, lontano, distratto, o addirittura morto, non corrisponde affatto a ciò che hai conosciuto.
E che tu hai la possibilità di avvicinarti a Lui attraverso una semplice preghiera.
Che è possibile guarire.
Che è possibile provare la presenza di Dio in ogni istante o circostanza.
Significa questo e molto altro.

Certo, questo significa esporsi.
Uscire dall’anonimato, dal guscio, mostrare una parte vulnerabile che probabilmente verrà anche attaccata.
Quando questo accadrà non farne un fatto personale,

“Se hanno chiamato Belzebù il padrone,
quanto più chiameranno così quelli di casa sua”

Gesù mette in conto tutte queste cose ma è ciò che si aspetta da te: che al momento giusto non ti tiri indietro.

“Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli.
Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.”

I versi che ho evidenziato in questo capitolo sono il 19 e 20:

“Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire;
perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire.
Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.”

Non sentirsi all’altezza è sempre un buon punto di partenza per un discepolo ma se questo sentimento diventa un freno che ti tiene incollato sui blocchi non raggiungerai mai nessun traguardo:
e allora non preoccuparti di come parlerai o di quello che dovrai dire, perché in quel momento stesso ti verrà dato ciò che dovrai dire.

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