Scelta di una notte di mezza estate

29 Aprile 2017
prendifiato

prendifiato - Podio
Estate,
Campeggio,
ho 13 anni, parecchi brufoli,
una specie di gatto morto al posto dei capelli
e una camicia larga che penso possa darmi stile
[in realtà risalta solo il fatto che sono secco come un’acciuga].

Una delle tante serate,
non ricordo assolutamente niente della predica:
non fraintendete, sono sempre stato attento ai culti, ma ho una memoria che farebbe invidia solo a mia nonna.
Non ricordo molto nemmeno di cosa ho fatto in quei 10 giorni di Luglio,
però ricordo un appello particolare:

“Vuoi mettere Dio al primo posto?”

Vi potrà sembrare banale ma questa domanda è entrata nella mia vita come una valanga e ha messo in crisi tutto di me.

Mettere Dio al primo posto:

E che significa?
Cos’è il primo posto?
Cosa comporta?
Cosa c’è sul “podio” della vita di un ragazzo di tredici anni, e di un ragazzo di quattordici, sedici, venti, trent’anni?
Chi o cosa bisogna far scendere dal podio per farci salire Dio?
Ma soprattutto: tu ci credi in Dio?

“Io ci credo in Dio”, “e se ci credi quale posto pensi che meriti nella tua vita?”

Mi sto chiedendo tutte queste cose mentre decido di alzarmi dalla sedia:
Vado avanti, accetto.

In fondo il primo passo è semplice, riguarda la tua volontà.

Il campeggio finisce,
Torno a casa.
Cos’è cambiato?
Nulla: il gatto morto è sempre lì, insieme ai brufoli e ai vestiti larghi.

Però è cambiato tutto.

Ho imparato che mettere Dio al primo posto è molto più pratico di quanto sembri:
Si comincia con lo smettere di vergognarsi di ciò in cui si crede, di nascondere la testa sotto la sabbia appena esce fuori l’argomento “Dio”.

Se ti vergogni di Dio, Dio non è al primo posto:
al primo posto c’è l’immagine che vuoi che gli altri abbiano di te, un’immagine spesso falsa, costruita ad hoc [bella roba].

Mettere Dio al primo è anche una “questione di tempo”:
mi riferisco a tutte quelle volte in cui è il momento di andare in chiesa e pensi alle mille cose che dovresti fare.
I tuoi genitori cominciano a prepararsi, e tu fissi il libro in camera tua e pensi al compito che hai l’indomani a scuola e ti scappa questa specie di preghiera/patto segreto tra te e Dio:
“Se vengo in chiesa e non riesco a studiare domani fai in modo che la prof non ci sia, non che muoia, solo che non ci sia, magari che le muoia il gatto dai.”

Ovviamente non funziona cosi.
Quindi ragazzi se il vostro rapporto con Dio si riduce a questi bizzarri patti segreti magari cominciate a rivedere le cose, perché non ci siamo…

In definitiva ho imparato che mettere Dio al primo posto prevede anche un secondo passo:

Il secondo passo riguarda la Sua volontà.

Gesù questo lo sapeva: ha messo la volontà di Dio sopra ogni cosa, anche sulla sua stessa vita.

Sono passati quasi quindici anni da quella sera al campeggio e ogni giorno da allora ho potuto constatare che c’è un solo modo per essere Cristiani,
ed è mettendo Dio al primo posto,
come ha fatto Gesù.

“Da questo conosciamo che siamo in Lui [Gesù]:
chi dice di rimanere in Lui,
deve camminare come Egli camminò”.

No comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *