Prima scelta

Ogni giorno si è vittime di scelte altrui, ma anche delle proprie.
Si sceglie e si viene scelti.
In entrambi i casi si hanno delle conseguenze.
Ma oggi voglio parlarti solamente dell’essere scelti.

Quando penso all’essere scelti mi vengono in mente i ricordi in palestra alle elementari quando l’insegnante diceva di formare delle squadre e i capitani dovevano scegliere dei giocatori e c’era sempre quel compagno di classe che veniva scelto per ultimo e sul viso aveva sempre quell’espressione un po’ demoralizzata che sembrava dirti:
“mi hanno scelto per pietà o perché non c’era alternativa”.

Se ci penso tutt’ora era terribile e immagino che anche la sensazione che provava lo fosse.
Ciò avveniva perché era considerato meno bravo.
Tutto ciò avviene anche nella vita quotidiana e ci fa sentire ancora come quel bambino.

Nel tempo ho pensato molto a quanto le scelte che gli altri hanno preso nei miei confronti mi hanno fortemente condizionata e spesso ferita, però allo stesso tempo (non per fare la persona spavalda, anche perché non lo sono) ho realizzato che esse possono si far male, essendo umana, ma per un certo tempo, poi tutto passa e ad un certo punto quelle fette di cetrioli sugli occhi sono cadute e ho compreso che una persona ancora più importante per me mi ha scelta quando mi sono sentita l’ultima in qualsiasi cosa, quando mi sentivo meno brava e in tante occasioni, ancora prima che altre persone lo facessero, quella persona è Dio.

E non so per te, ma per me è qualcosa di meraviglioso, come è scritto nella Bibbia:

“Il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome”.

Questo mi fa sentire importante e mi fa capire quanto Dio mi ami e quanto io sia importante per lui e che anche se gli altri non dovessero scegliermi ora, c’è chi lo ha fatto ancora prima che io venissi al mondo.
Ricordatelo: Dio ti ha scelto tempo fa a prescindere da tutto e tutti.