O2

5 Febbraio 2017
prendifiato

prendifiato - O2 - Ossigeno
Appena la prof si alzava per andare fuori, non so dove, io mi giravo di scatto verso la mia compagna che di certo ne sapeva più di me e le prendevo il foglio della verifica di chimica per copiare le sue risposte. Così andava la maggior parte delle volte dato che di studiare gli elementi della tavola periodica non ne avevo molta voglia: difatti son sempre stato una capra in quella materia.

L’unico elemento che ricordo è O2, l’ossigeno.

Senza l’ossigeno schiatti, non puoi proprio vivere. E caso strano viviamo in un mondo che ne è pieno, quindi tira un sospiro di sollievo: puoi continuare la tua quieta esistenza.

Il problema è che pur avendo svariati chili d’aria (sempre che si misuri in chili..)
viviamo come se non ne avessimo abbastanza.

Ti svegli, sei in ritardo, corri, colazione in piedi, bagno, denti, pullman, corri su per le scale, entri, seduto al banco, cervello piatto e lezione di aritmetica, 6 ore di frenesia e noia, esci, corri, pullman, casa, cibo, senso del dovere pari a 0, immensa fatica a riprendere i libri per studiare, svariate occasioni di sclero in famiglia.
E sei con la lingua per terra. Tutti i giorni.

Senza O2.

Nonostante le numerose pause che ti concedi mangiando schifezze o giocando alla play o guardando “Once upon a Time”.

E se ci pensi, tutti i giorni hai a che fare con persone che sembra non abbiano ossigeno nel cervello. Fuori come dei balconi, fulminati, fusi. Inveiscono contro le persone, le cose e ti mettono in condizioni di disagio pazzesco, a scuola, in giro per il Carrefour di Assago, sui pullman che partono da Bisceglie (o qualsiasi altra zona).
Oppure ti fanno dei ragionamenti così idioti che sei tentato di saltargli addosso con un’agile “six one nine” di Rey Mysterio. Agendo come uno di loro, una persona senza ossigeno.

In Luca 10:38-42 abbiamo la situazione di due donne, Marta e Maria.
Quando Gesù entrò in casa loro. Marta era in preda ad una frenetica agitazione nelle faccende domestiche:
“Oh, c’è Gesù in casa! E vuoi che non gli faccia trovare tutto a posto alla perfezione in ogni cosa?”.
Maria invece scelse di non fare assolutamente niente. Scelse di sedersi buona buona ad ascoltare il maestro.
Gesù dirà a Marta che è una donna affannata, agitata per molte cose. Quando una sola cosa è necessaria.

Marta era in quel momento una donna senza ossigeno.

Di Maria, invece, Gesù dirà che ha scelto la parte buona: non c’è niente di più importante che fermarsi ad ascoltarlo. Maria era in quel momento una donna che stava prendendo ossigeno da Colui che ha creato non solo l’O2, ma ogni elemento esistente nell’universo.
In particolare il tuo cuore, che spesso è lì che boccheggia come un pesce sulla spiaggia.

A volte è necessario che ti fermi,
che ti siedi e che ascolti Gesù,
che prendi fiato e torni a respirare.

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