L’Ora Di Religione

9 Novembre 2017
prendifiato

prendifiato - ora di religione

Sabato pomeriggio
4 novembre
piove.

Tazza di tè, copertina tattica, divano, tv.
Zapping veloce, e poi finisco nell’ascoltare una storia incredibile (se te la sei persa lo trovi qui).
Michelle Hunziker racconta in un’ora di intervista la sua “disavventura” in una setta che l’ha allontanata dagli affetti, dalla famiglia e le ha portato via tutto.

WHAAAAT!?

A parte i lacrimoni (Michelle ha una capacità pazzesca nel raccontare quello che le è successo) la mia mente va per un attimo al mio primo giorno di scuola…

“Marco tu perché non frequenti l’ora di religione?”
“Perché sono evangelico..”

Da quell’affermazione diverse domande e confessioni del tipo:

“Sai, io ho un’amica che è testimone di Geova”
“Ah ok, ehm wow… cioè chisseneimporta, però si, cioè… buon per te…”

oppure:

“In cosa consiste la tua setta?”
“Setta?! Ma che?!…”

MA QUALE SETTA!

Comunque, a parte questo, due passaggi di questa intervista mi hanno colpito.

Il primo nella parte iniziale:

Vorrei dare speranza a tutte quelle persone che sono state fragili e che possono cadere in una dipendenza, che può essere una setta, ma anche l’alcolismo o la tossicodipendenza… perché queste cose sono sullo stesso piano

Si, perché tutte queste cose situazioni in effetti hanno dei punti in comune:

  • attraggono, con un sentimento positivo o uno stato di piacere,
  • creano un legame subdolo, incentrato spesso sulla paura,
  • ci allontano dalle persone che ci vogliono bene,
  • fanno risaltare la nostra fragilità, creando appunto la dipendenza
  • prevedono delle punizioni, siano esse un castigo o una crisi d’astinenza,
  • minacciano la nostra vita.

Il secondo passaggio, verso il finale:

Volevo lasciare la setta e una donna mi disse
NON SEI SOLA,
e da li io ho detto definitivamente basta, e lei mi disse
SONO TUTTI LI FUORI CHE TI ASPETTANO”.

È incredibile come alcune condizioni personali ci isolino dal mondo,
soprattutto da quelle persone dalle quali non vorremmo mai allontanarci,
fino al punto di pensare che le abbiamo perse per sempre,
che nulla tornerà come prima.

È assurdo pensare come possiamo ingannare noi stessi e pensare che una madre possa smettere di amare il proprio figlio a prescindere da ciò che quel figlio possa aver combinato.

O pensare che Dio ci abbia abbandonato perché Gli abbiamo voltato le spalle.
In effetti questo passaggio mi ha fatto pensare al figliol prodigo,
al senso di colpa che può distorcere la realtà fino a farci dubitare di una realtà fondamentale:

Nell’amore non c’è paura;
anzi, l’amore perfetto caccia via la paura,
perché chi ha paura teme un castigo.
[1 Giovanni 4:18]

PS:
l’amore di Dio e della Chiesa non è un sentimento momentaneo,
la mia fede non si basa sulla paura,
credere in Dio mi ha aiutato ad apprezzare al meglio la mia famiglia e i miei amici, non mi ha allontanato da essi,
la Bibbia da un immenso valore alla vita di ogni persona dal momento che Gesù è morto per ognuna di esse.

Inoltre sono abbastanza sicuro che, a differenza di ciò che ha raccontato Michelle, i miei messaggi Whatsapp e le mie chiamate non siano intercettate da nessuno… al massimo se vogliamo essere complottisti, da qualche russo (ma è un’altra storia)

quindi no, non appartengo a una setta.

PPS: non è vero che passo i sabato pomeriggio bevendo te e guardando Verissimo, forse.

Tags: Religione, Setta,